Gentili docenti, augurandovi un proficuo inizio di anno scolastico sono ad informarvi sulle proposte didattiche del Cidra, fermo restando che il sottoscritto rimane a completa disposizione per qualsiasi tipo di richiesta o consulenza.
I laboratori frontali, con l’ausilio di power point, filmati, immagini, documenti e testimoni sono quattro:
Fascismo: il contesto del primo dopoguerra, la nascita dei fasci di combattimento, la trasformazione del regime liberale in dittatura, lo stato fascista (persecuzione politica, educazione, propaganda, colonialismo e razzismo)
Fronte in città: la trasformazione di Imola dalla dichiarazione di guerra (10 giugno 1940) all’armistizio (8 settembre 1943); la guerra in casa (1944-1945): oscuramento, coprifuoco, razionamento alimentare, organizzazione antiaerea, vittime civili, deportazioni.
La deportazione: il caso peculiare ed eterogeneo dell’Italia: gli internati militari (oflag e stammlager); i lavoratori coatti (campi gestiti dalle imprese); i deportati politici (KZ o KL, Konzentrationslager) gli ebrei (VL, Vernichtungslager – campo di sterminio)
L’emigrazione italiana in Belgio: un quadro generale sull’emigrazione italiana agli inizi del Novecento; l’accordo italo-belga per l’immissione di manodopera italiana nelle miniere; la tragedia di Marcinelle; testimonianza di Lucio Visani, emigrato in Belgio poi ritornato in Italia dopo trent’anni che racconterà la sua esperienza di discriminato in quanto italiano, ma anche degli aspetti positivi; come è cambiata l’emigrazione italiana oggi.
Il quinto laboratorio è incentrato sulle opere di Primo Levi ed è un laboratorio partecipato e bidirezionale. Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, dovranno leggere individualmente uno o due brevi racconti dell’autore torinese. Successivamente si svilupperà la discussione in classe: oltre all’analisi concettuale dei testi si cercherà di dare alcune risposte ai seguenti interrogativi: quale è stata la logica nazista che informava le regole dei campi; come è stato possibile perpetrare una tale violenza; andare oltre le categorie semplicistiche di carnefici e vittime: la zona grigia. Il testo di riferimento sarà l’ultima opera di Levi, “I sommersi e i salvati”.
Sarà una riflessione in profondità e non convenzionale sui concetti leviani che hanno illuminato e portato nuova linfa alla storia della Shoah, ma che hanno riflessi anche sulla società odierna, come il rapporto con il potere e la natura dell’uomo.
Siamo inoltre intenzionati (emergenza Covid permettendo) a riprendere il progetto di storia e arte pubblica “Quando un posto diventa un luogo” con Annalisa Cattani che prevede la reinaugurazione di monumenti preesistenti e luoghi della nostra città che hanno perso la propria capacità comunicativa con i cittadini. Dopo un laboratorio di storia e arte contemporanea della durata di due ore, vi saranno le performance nei mesi di marzo-aprile 2021 alla presenza delle autorità cittadine e dei parenti delle vittime del nazifascismo.
Per chi fosse interessato può comunicarmi l’adesione e programmare i passi futuri.
Un caro saluto Marco Orazi (349 4292866)