Secondo appuntamento della nuova collana di corti del Cidra dal titolo “Tante cose, una storia”. Ogni puntata un personaggio racconta una storia da un oggetto, un documento o una fotografia conservati nel nostro Istituto. Un progetto di Mauro Bartoli e Marco Orazi, regia di Mauro Bartoli (Labfilm), la fotografia e il montaggio di Roberto Beani. Nel secondo episodio Giuliana Zanelli racconta un momento particolare della vita avventurosa del padre Ezio, quando collaborò con la resistenza francese assieme ad una staffetta ebrea di nome Helene, scampata fortunosamente allo sterminio. Lungo la vita di Ezio Zanelli, molte sono le storie su cui si potrebbe indugiare. Antifascista ricercato, fuggì da Imola nell’ottobre 1926 e vi rientrò solo a dicembre 1945. Clandestino più volte in Italia, dove sfidava la condanna in contumacia del Tribunale speciale, visse in vari paesi d’Europa. Fu nella Russia dei Soviet, in Svizzera, Germania, Francia, nella Spagna della guerra civile. Da ultimo – come raccontiamo qui – militò nel maquis di Limoges, cuore della Francia resistente, tra i Francs-tireurs et partisans della Main d’oeuvre immigrée (M.O.I.). Giuliana Zanelli